Comincia a 15 anni nella sua Molise mettendo su con un amico un piccolo giornale locale, stampato da un prete, con il suo ciclostile, in cambio di una bottiglia di Cynar. Domenico Iannacone, giornalista, classe 1962, entra in RAI nel 2001 con OKKUPATI, poi è inviato di BALLARO’ ed è coautore con Riccardo Iacona di PRESADIRETTA fino al 2012. Da allora è autore e conduce I DIECI COMANDAMENTI di RAI 3.
Questo è l’estratto dell’intervista di Silvia Boschero a Domenico Iannacone dalla puntata del 12 gennaio 2017 di KING KONG 5, RADIO 1.
“Il programma lo condivido con Luca Cambi […], ci sono i redattori che cercano le storie e poi faccio un grande lavoro di montaggio, ho un montatore che lavora con me da tanti anni, si chiama Igor Francescato, ed è una di quelle persone con cui ho diviso un lungo percorso, ci conosciamo da dieci anni, abbiamo lavorato insieme dai tempi di Iacona e siamo rimasti legati. Quindi l’idea di portare delle immagini, di metterle in mano a lui è una garanzia di riuscire a raccontare, sempre, quello che io avevo in mente”.
Come si fa ad uscire dai luoghi comuni? “Bisogna guardare sempre dove non guardano gli altri, questa è la regola. Se tu racconti sempre lo stesso fatto non racconti più la città. C’è una mimesi, una ripetizione che non ti permette più di essere onesto nella visione oggettiva. L’idea è quella di spostarsi sempre dove c’è il clamore di qualcosa, andare a cercare i fatti secondari, i fatti più piccoli. Più si va in basso e più si racconta la verità delle cose”.
Domenico Iannacone
Io e Domenico in saletta di montaggio de “I dieci comandamenti” nel 2015
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