“Fabbrica leader nel ramo coriandoli cerca apprendisti di anni 14, che siano esperti e non conoscano ne ferie ne domeniche ne tredicesime e siano amanti del lavoro, del progresso e della civiltà”.
Abbiamo un lavoro precario, a tempo determinato, quando ci va bene che un lavoro ce l’abbiamo. Siamo Mimì e Cocò, l’esercito dei Co.Co.Co. Dobbiamo pure campare e allora cococo collaboriamo, ci facciamo crescere il pelo sullo stomaco e via a farci sbattere dal padrone di turno.
Lavoriamo a scadenza (solo quella è determinata) e viviamo alla giornata. La parola “futuro” ci appare solo nelle pubblicità elettorali: “Per il tuo futuro vota Banana”, “Per un futuro migliore… vota ancora Banana”, “Per un futuro libero attaccati a ‘sta banana” e via (male) dicendo.
Nessuno sembra protestare per la situazione e d’ora in poi, dicono, chiunque verrà sorpreso a manifestare il suo dissenso senza l’autorizzazione del garante dell’amore, sarà giustamente perseguitato e punito. L’onesto cittadino rischia l’estinzione.L’uomo del potere rischia invece di rimanere lì ancora a lungo. Ma un tumore non è una cosa necessariamente sgradevole (nello stesso modo in cui ci sono cittadini di serie A e di serie B). Infatti, i tumori provocati da “Radio Vaticana” e dal suo terribile seguito di onde elettromagnetiche, non sono affatto sgraditi alla popolazione. Che, anzi, li accetta come testimonianze sovrannaturali e come segno di buon auspicio della grande, unica e inscindibile divinità cattolica. Ma tranquilli, Il governo ha appena detto ufficialmente che lo sconfiggerà il cancro, basta un voto.
E voi ballate, non mi ascoltate… e fate finta di volere ciò che fate, mentite! Facendo i conti con le vostre vite, e siete il dito dietro cui vi nascondete che rabbia… fuori la testa dalla sabbia! Ho capito, è colpa di Guccini! Guccini non ti sopporto più, la mia rovina sei stata tu! E così, cara mammina, ti devo lasciar, al fronte devo andar, l’unica cosa che potevo far. Ma, se io fossi ape, se tu fossi un fiore se noi fossimo la terra e il sole… Se tu fossi un panda io sarei una foglia, se tu fossi spoglia, sarei ancora foglia. Se tu fossi notte io sarei la sera, se tu fossi bimba io sarei in galera. Se tu fossi cartolina sarei il francobollo, se io fossi un pollo rimarrei con te. Se tu fossi un’auto in panne ti darei una spinta, se tu fossi incinta io sarei papà. Stando a quello che si sa…
Se in queste parole, oltre alla nostra triste realtà quotidiana, avete riconosciuto qualche sottile citazione ai testi di Co.Co.Co. l’ultimo album dei Pura Utopia, allora ce l’avete già. Se invece non ne sapete nulla di cococo e utopie, è giunta l’ora di conoscerli! Purautopia è la strepitosa band romana formata da Sandro Curatolo(testi, chitarra e voce), Andrea Curatolo (basso e cori), Dario Lucarini (violino e tastiere) e Gianluca Costa(batteria), gruppo che unisce pop, folk, ska, tanta ironia e un po’ di cinico disincanto e propone “una visione cinica e spietata sul mondo… alla ricerca del filo da tirare per scucire i pantaloni del potere e mostrare al mondo un banale, penoso e umanissimo culo”.
Conosceteli sul loro profilo Facebook, o nel profilo Myspace, ascoltateli, vedete come sono fatti (sembrano quasi umani nelle foto che gli ho fatto!), ma soprattutto toccateli dal vivo che sono irresistibili! Musicalmente parlando s’intende… Guardate L’uomo del potere, brano tanto caro a Mister B. (dall’album “Purautopia”, videoclip da me realizzato nel 2006) e anche “Il montatore” (il mio doc sul montaggio, la colonna sonora è loro, mitico il brano dei titoli di coda!) leggete la recensione dell’album de de “Il fatto quotidiano” e, se ancora non vi basta… comprate il disco!!! È cosa buona e giusta! Presto, che sono canzoni a tempo determinato! E dai, che aiPurautopia manca solo er successo pè sfonnà! E… Buon Natale!
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