Igor Francescato Blog

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IL PIANTO POLVEROSO DEGLI ALBERI SPEZZATI

Sono stato svegliato dal rumore assordante e circolare della motosega: stavano tagliando gli alberi del viale sotto casa. In realtà erano due motoseghe e una ruspa e non stavano solo potando gli alberi, ma li hanno completamente sradicati dal terreno.

Quando un anno fa sono arrivato in questo quartiere vicino al parco dell’Appia Antica, sono rimasto felicemente sorpreso dalla tranquillità della zona, che è centrale. L’appartamento in cui abito si trova in una viuzza laterale della trafficatissima via Magna Grecia, e perciò e per fortuna ci passano poche macchine. Di fronte alla palazzina anni ’60 di nove piani in cui abito c’è un convitto che ha un magnifico giardino con fontana, palme, giganteschi pini marittimi, cespugli e varia vegetazione. Qui vivono dei pappagallini, i verdi chiaccheroni e rumorosi della specie Parrocchetto, che si costruiscono i nidi tra i pini, mettendo insieme i rametti secchi che staccano col becco dagli alberi vicini, da quelli che c’erano nella mia via. C’erano infatti due file di alberi da ciascun lato della strada, alberi grandi, dal tronco grosso, avevano forse più di 50 anni a giudicare dalla stazza, ed erano in tutto una ventina.

Quest’inverno, durante dei forti temporali, ne erano caduti un paio; erano marci e cadendo hanno fatto danni ad alcune auto, per fortuna non alle persone. Qualche tempo dopo quelli marci sono stati sradicati e poi è stata fatta una drastica potatura a tutti gli altri, in alcuni casi tagliati di netto i rami più grossi (mi son chiesto se potessero ancora vivere così mutilati).

Ora, dopo il lavoro delle motoseghe, ho contato 16 mucchietti di terra, 16 buche nel terreno. In tutta la via stati risparmiati solo due alberelli.

Sarà un’estate più calda. Non vedrò più agitarsi le foglie verdi dell’albero che arrivava quasi alla mia finestra.

Da oggi il quartiere è più grigio, grigio come l’asfalto. Saranno mai reimpiantati nuovi alberi?

La segatura giallo – rossa attorno ai pochi moncherini di tronco lasciati lì, a me sembra il polveroso pianto di alberi spezzati.

clicca qui per vedere l’album completo o clicca qui per vedere l’album in pdf

IL (quasi) LIETO FINE: qualche giorno dopo che ho scritto queste righe è successo che un’impresa verde del comune ha impiantato una ventina di alberelli al posto di quelli abbattuti: è stata una bellissima sorpresa! Ora, guardando dalla finestra, vedo agitarsi, sotto casa, una piccola chioma verde. Mi resta solo il rammarico che, insieme agli alberi marci, siano stati sdradicati anche tanti alberi sani…

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