Livio forse è l’unico al mondo ad avere, nel suo campo,
il vero radicchio autoctono di Treviso…
50 SFUMATURE DE RADICIO, ovvero el radicio de Livio Scattolin
Come vi ho raccontato nella scorsa puntata der Monno, el mago Livio Scattolin, oltre ad essere artista e pranoterapeuta, è anche contadino. E’ un agricoltore della bassa pianura trevigiana che, da buon trevisano DOC, ama coltivare i frutti della sua terra, soprattutto il suo prodotto principe che è il famoso “Radicchio Rosso di Treviso I.G.P.“.
El radicio de Treviso è una varietà di cicoria “caratterizzata da un colore rosso scuro intenso, da striature bianche, da una consistenza croccante e da un inconfondibile gusto delicatamente amarognolo” (da Wikipedia), ed è coltivato nelle provincie di Treviso, Padova e Venezia fin dal XVI secolo. Quando si parla de radicio rosso de Treviso si pensa generalmente alla varietà tardiva (ne esiste anche una precoce), nota anche come “il fiore d’inverno” o radìcio spadón (cioè a forma di spada), insomma è questo:
Radicchio Rosso tardivo di Treviso (di Zetagroup da Wikipedia)
Anca mi come Livio son trevisan, anca mi amo el radicio trevisan, ma mi vivo in un appartamento romano e posso coltivar solo una piantina de rosmarin in vaso, lu abita in campagna. Quando, domenica 20 dicembre scorso, sono andato a trovar el mago, per portargli una copia del filmato “Il futuro nelle tue mani” (ove le man de Livio han realizzato il logo dei salesiani in legno, in bassorilievo), lui me gà dito: “Nell’orto gò un radicio che par ‘na stea de Nadal, la gò solo mi”. Beh, el tono della conversazion viaggiava sullo scherzoso andante e la mia risposta aveva lo stesso sapore: “Vaben, vaben, vegnarò a vedarla, la to stea de Nadal…”. Siccome el mago insisteva con la so’ storia dea stella de radicio, ed io lo canzonavo un fià, ad un certo punto, come per sfida, mi son fatto dare un foglietto di carta e ci ho scritto: “App.to con Livio ‘Er mago’ mercore 23 ore 10.31 nel campo”. L’ho messo in tasca e ho salutato lui e la moglie. Arriva mercoledì mattina, prendo il telefono, convinto che Livio non aveva preso sul serio la faccenda dell’appuntamento e chiamo casa Scattolin. La moglie mi dice che il mago non c’era, ma se s’era preso un impegno, l’avrei trovato. Omini de parola, omini de ‘na volta.
Rivo puntuale, Livio riverà dopo e così chiedo alla moglie di poter dare un’occhiata al campo de radicio. Beissimo! E la stella di Natale è lì, spettacolo della natura.
La foto (scattata dopo l’incontro con Livio) non rende la bellezza del fiore de radicio, ma questa è. Finito el giro del campo e dato un ocio all’incredibile varietà di cose con cui el mago si circonda attorno a casa, riva in macchina el paron de casa. Taco la camera e comincia la ciacolata col gigante dei campi. Livio tira fuori delle radici di radicio che gli ha dato un amico. Mi spiega che il lattice estratto da queste è ottimo come digestivo, ma non solo. Ve lo spiega Livio in questo “extra onda”:
Insomma, parte la ciacolada e Livio no se ferma più. Nel suo orto, mezzo ettaro in tutto, ho visto la più grande e magnifica raccolta di varietà de radicio che probabilmente esista al mondo. Livio conta, nel suo orto biodinamico, cioè coltivato in maniera naturale, senza chimica e diserbanti, ben CINQUANTA varietà di radicchio autoctono di Treviso!
Quello che vedete accanto a me medesimo è quasi tutto il campo de radicio de Livio: a sinistra ecco el radicio autoctono, in alto a destra il radicchio rosso tardivo di Treviso. Tutto radicio che Livio coltiva per sè e che regala agli amici.
Il radicio autoconto che cresce nel capo del mago è unico perché i semi sono stati conservati da uno zio di Livio, scomparso 3 decenni fa e regalati al nipote quand’era piccolo. Per tutto questo tempo Livo continua a coltivare e apreservare quelle varietà di radicio antico che “si trovava nei campi di erba medica” nel trevigiano.
Come avrete visto nel video, il radicchio nel campo non ha quel colore bianco – violaceo che siamo abituati a vedere nelle nostre tavole. Questa tipica colorazione e la su croccantezza particolare, si ottiene con la tecnica dello sbiancamento, tenendo il radicchio raccolto in assenza di luce e per molti giorni sotto acqua corrente a temeperatura mite (vi rimando qui per approfondire). Livio mi diceva che il suo radicio non ha paura del gelo e della neve e che se capitasse alle piante di rimanere sotto la neve per alcuni giorni, s’imbianchirebbe naturalmente.
Dal campo alla tavola passano circa 15 giorni. La bacinella che vedete qui sopra contiene un po’ delle 50 varietà de radicio de Livio pronte al consumo. Poco dopo questa foto una discreta quantità di bontà è finita in un apposita borsa-regalo, che ha attraversato con me mezza Italia e che ha finito il suo viaggio nel mio piatto e poi oltre, voilà:
Questo è infine il backstage fotografico della puntata:
Che el radicio del mago sia meglio o peggio del radicchio rosso tardivo di Treviso non ha importanza. Dicono che la terra ami il contadino e che per questo resti attaccata ai suoi zoccoli, alle sue scarpe. Se non lo ama, non ci resta attaccata. E basta.
Cinquanta sfumature DE RADICIO.
Dedicato al mago Livio Scattolin de Dosson de Casier (TV)
La puntata anche in download è qui > https://www.igorfrancescato.it/?p=1710
Salve sono interessato a partecipare a corsi di orti sinergico o permacultura, grazie
Salve Roberto! Sto organizzando dei corsi di Permacultura con Francesco Aronne Musumeci per conto di un paio di associazioni della provincia di Treviso, dal prossimo mese di giugno. Se vuole avere altre info mi scriva: info@igorfrancescato.it 🙂
Salve Robert! Dal 22 giugno 2016 partirà un corso introduttivo di Permacultura e resilienza. Tutte le info qui: https://www.facebook.com/events/1737245176541572/
Saluti!