“Ha una polpa simile al burro è abbondante e gustoso. Descrissero così l’avocado gli uomini di Cristoforo Colombo quando lo assaggiarono dopo essere approdati in Repubblica Dominicana, la prima tappa della scoperta dell’America nel 1492. Strano che un frutto così versatile e gustoso abbia conquistato con tanto ritardo l’occidente restando confinato lungo ai soli menù messicani. L’Italia importa dal Messico 230mila kg di avocado all’anno e il suo consumo, raddoppiato dal 2015 al 2018, negli ultimi 10 anni, è aumentato del 261%. Una crescita trainata anche dalle sue leggendarie proprietà nutrizionali della “persea americana” che ancora sono tutte da dimostrare, come quella che ridurrebbe il rischio di malattie. Ogni anno 700 ettari di foresta scompaiono a causa dell’avocado, che è l’equivalente di 1000 campi di calcio. Ma questo frutto sotto l‘oro nasconde un lato meno luccicante: i pesticidi. Se vogliamo la frutta perfetta non possiamo lamentarci per l’uso della chimica. La frutta tropicale “senza macchia” a noi italiani fa spendere 660 milioni di euro l’anno. Sempre più avocado, sempre più mango, ma continuano a farla da padrone le banane, che costano poco, e l’ananas con o senza chimica. Lo zucchero e la frutta tropicale, tra pesticidi, spesso illegali o non consentiti in Europa, criminalità e sfruttamento della manodopera sono il lato triste della frutta esotica, sempre più presente sulle nostre tavole. E poi ci sono i tagliatori di canna da zucchero, i braceros della Repubblica Domenicana (si legga “Come schiavi in libertà” di Raúl Zecca Castel). Centinaia di migliaia di lavoratori di origine haitiana, un popolo senza diritti, che vive in condizioni miserabili relegato nei bateyes, vere baraccopoli ai margini dei campi. È il prezzo amaro dello zucchero pagato per soddisfare la domanda dei ricchi paesi importatori, Stati Uniti per primi. Ma non è l’unico prodotto tropicale ad avere altissimi costi umani. Anche l’avocado, ingrediente del tradizionale guacamole e superfood alla moda, sempre più richiesto, ha dietro il suo commercio mondiale una storia di sangue e violenza (dalla pagina Fb di Indovina chi viene a cena)”.
“L’AVOCADO DEL DIAVOLO” è la sesta e ultima puntata della sesta serie de INDOVINA CHI VIENE A CENA, trasmessa il 3 maggio 2020 su RAI 3. Un’inchiesta di Sabrina Giannini montaggio ed edizione Igor Francescato e Nicola Di Lecce (in questa foto Igor Francescato e Sabrina Giannini in saletta di montaggio poco dopo aver consegnato la puntata alla messa in onda).