“Aver fatto Pinocchio in forma di filastrocca è fondamentale per la memoria. Per la memoria le miglior cosa è la filastrocca”. La maestra Liliana Nadal di Conegliano in questa intervista racconta il suo Pinocchio, la storia del burattino di legno in forma di filastrocca, uno dei suoi tanti progetti educativi per bambini. La maestra, che non si è vuole far vedere in viso perché è convinta che “I veci è meglio che non si mostrino in pubblico”, parla a cuore aperto di pedagogia e di filosofia, spiega com’è nata l’idea del cartone animato, racconta aneddoti di lavorazione del film (si vedrà il set in cui è stato creata l’animazione, in una tv locale nel 1993), rivela perché ha voluto scrivere la storia di Pinocchio anche in dialetto veneto e la morale che si cela dietro il romanzo di Carlo Collodi. Finisce con un pensiero che gli ha lasciato in eredità suo padre: “Male non fare paura non avere”. Bisognerebbe cioè andare a letto senza aver fatto del male a nessuno. Cercando di non fare del male, ma “Purtroppo lo fai, perché parli a vanvera. Parlando fai del male. Fai del male perché dici delle cose che offendono intimamente le persone. E non sai dove vanno a finire le parole…”. Le parole sono quelle di Liliana Nadal, che è un piacere ascoltare e riascoltare. E non è una bugia.
Un video di Igor Francescato. Vedi la Pagina Ufficiale di Pinocchio di Liliana Nadal e La Filastrocca Animata su Facebook.