Domenico Iannacone continua il racconto della periferia romana con “La fine del mondo” capitolo 2 (qui il capitolo 1). Mirko Frezza, dopo anni passati in carcere, oggi fa l’attore. La sua storia sembra uscita da un film neorealista. Vive a Casale Caletto, periferia povera a est di Roma, un quartiere disagiato e abbandonato al suo destino. Nella sua nuova vita ha deciso di aiutare quelli che abitano lì. La sua associazione è diventata un punto di riferimento per gli ultimi, che si rivolgono a lui per avere un pasto caldo e assistenza di ogni tipo. Proprio qui, tra facce scavate, vite sofferte e ai margini della legalità, il cinema sembra aver trovato un luogo privilegiato per le sue storie.
Cecilia Mangini, oggi 90enne, è stata tra le prime a raccontare le borgate romane, dando voce, insieme a Pier Paolo Pasolini, agli emarginati e ai “ragazzi di vita”. Domenico Iannacone la accompagna in un viaggio poetico alla ricerca della periferia di un tempo. Le baracche e le case basse sono state sostituite da immensi caseggiati popolari, intere generazioni hanno atteso invano che qualcosa cambiasse. La periferia, però, è rimasta sempre la stessa… (fonte)
LA FINE DEL MONDO – capitolo 2 è andato in onda domenica 9 dicembre alle 20.10 su RAI 3. Un’inchiesta morale di Domenico Iannacone e di Luca Cambi, montaggio ed edizione Igor Francescato (qui in saletta di montaggio con Domenico Iaccone e Marcelo Carlos Lippi, colorist della puntata).