Alì e Buba sono tra gli invisibili di Rosarno. Vivono da anni senza documenti e senza diritti. C’è solo Bartolomeo Mercuri con la sua associazione Il Cenacolo ad aiutarli. Tornare in quel luogo a distanza di molto tempo e scoprire che nulla è cambiato è la dimostrazione tangibile di come lo sfruttamento degli immigrati nel nostro Paese continui senza interruzione (Domenico Iannacone).
Domenico Iannacone torna in Calabria, terra dai forti contrasti, per ritessere le fila dell’esistenza di chi si batte per la dignità umana, di chi si espone, di chi resiste e di chi decide di restare. Bartolo Mercuri, il piccolo commerciante di mobili della Piana di Gioia Tauro, non ha mai smesso di aiutare i migranti di Rosarno. “Papà Africa”, così lo chiamano da queste parti, ci riporta nella Tendopoli di Rosarno tra le pieghe di un’umanità dolente racchiusa dentro sacche di povertà estrema, per toccare con mano le condizioni disumane in cui centinaia di uomini e donne sono costretti a vivere. Come Alì, un bracciante di origini senegalesi che da anni abita in un deposito abbandonato, senza luce, né acqua, simbolo di questa schiera di invisibili. Antonino De Masi, invece, continua a combattere la sua battaglia contro le cosche, protetto dall’esercito che piantona giorno e notte la sua azienda nel porto di Gioia Tauro. Scortato da anni, insieme alla famiglia costretta a vivere al Nord in un luogo protetto, l’imprenditore calabrese sta pagando a caro prezzo la scelta di denunciare la ‘ndrangheta, senza mai arretrare, senza mai cedere al ricatto. Il suo imperativo è resistere. Una scelta difficile e coraggiosa che racchiude in sé il senso profondo di legalità di questa famiglia, che non si è mai piegata alle logiche della criminalità, anche a costo di sacrificare la propria vita (da RAIPLAY).
“TI VENGO A CERCARE capitolo 1” è una puntata de Che ci faccio qui, un’inchiesta morale di Domenico Iannacone, montaggio ed edizione Igor Francescato, andata in onda in prima serata su RAI 3 il 30 maggio 2024.